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Emanuela Della Vecchia 
Direttive Comunitarie e insolvenza del datore di Lavoro 

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Doctoral Thesis / Dissertation from the year 2006 in the subject Law – Civil / Private / Industrial / Labour, grade: 105/110, University of Rome ‚La Sapienza‘ (Arbeitsrecht), language: Italian, abstract: Nel trattare la presente materia, occorre prendere l’avvio dalla Convenzione di
Bruxelles del 1968, sul riconoscimento ed esecuzione delle sentenze sia in campo civile
che in campo commerciale.
Detta Convenzione sulle procedure di insolvenza, elaborata in sede di Consiglio
dell’Unione Europea, ha costituito il punto di arrivo di una lunga e laboriosa evoluzione,
sviluppatasi attraverso più fasi, ciascuna segnata da accesi contrasti dottrinali in seno ai
vari comitati di lavoro.
Questo scontro di idee è derivato dal fatto che, l’approccio verso un istituto come
le procedure concorsuali, radicato sul criterio della territorialità, ha risentito delle
modifiche intervenute in ambito comunitario e dei diversi comportamenti degli Stati
membri: quello aperto e disponibile dei Paesi fondatori (Italia, Francia, Germania,
Belgio, Olanda e Lussemburgo); quello più attento verso nuove iniziative incidenti sul
concetto di sovranità, della Comunità dei Nove (Danimarca, Irlanda e Regno Unito); ed
infine, dopo il Trattato di Maastricht del 7 febbraio 1992, quello variegato e complesso
dell’Unione Europea.
La Convenzione in parola ha consentito un’ampia libertà di circolazione in tutto il
territorio comunitario, dei provvedimenti giudiziari pronunciati dai giudici dei Paesi
membri, evitando così l’ordinaria procedura codicistica della delibazione delle sentenze
straniere.
Ma ciò che desta sempre più interesse, è il sempre più intenso dialogo istituzionale
fra giurisdizioni nazionali e la Corte di Giustizia delle Comunità Europee, dialogo reso possibile attraverso lo strumento processuale tipico, previsto dall’art. 177 del Trattato:
norma che obbliga i giudici nazionali aventi competenza terminale, a rivolgersi a quella
Corte ogni volta che occorra verificare la portata ed il senso di una disposizione
comunitaria, riservata ai fini del decidere.
Il lungo e laborioso travaglio subito dalla Convenzione, si è svolto attraverso più
fasi, delle quali la prima ha avuto inizio negli anni ’60.
Nell’ottobre 1959 la Commissione (C.E.E.) invitò i sei Paesi comunitari ad avviare
negoziati, allo scopo di formulare regole unitarie sul riconoscimento e sull’esecuzione
delle decisioni giudiziarie, per dare attuazione al precetto dell’art. 220 del Trattato di
Roma, il quale stabilisce per gli Stati membri, l’obbligo di porre in essere “la
semplificazione delle formalità”, cui sono sottoposti il reciproco riconoscimento e la
reciproca esecuzione delle decisioni giudiziarie.[…]
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Sprache Italienisch ● Format PDF ● Seiten 87 ● ISBN 9783656244530 ● Dateigröße 0.8 MB ● Verlag GRIN Verlag ● Ort München ● Land DE ● Erscheinungsjahr 2012 ● Ausgabe 1 ● herunterladbar 24 Monate ● Währung EUR ● ID 3948195 ● Kopierschutz ohne

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