Vito Andrea Iannizzotto 
Mafia e antimafia nella legislazione italiana 

Il presente lavoro intende fornire agli operatori della giustizia un pratico strumento di indirizzo per affrontare la vasta e complessa problematica della normativa antimafia con l’ausilio di un riferimento alle norme ed alla loro collocazione nel sistema giuridico, difficilmente reperibile altrove. Si articola, pertanto, in una forma inconsueta rispetto a quella riscontrabile nella vastissima bibliografia esistente in materia, recente e lontana nel tempo, perché frutto di lunga esperienza ed annosa ricerca con pratica applicazione da parte di operatore del settore. Infatti, dopo un’ampia premessa illustrativa delle antiche radici e dell’evolversi del fenomeno, viene fornita una completa casistica delle leggi fondamentali e di quelle complementari o accessorie che comunque risulteranno utili per lo sviluppo della materia. Vengono poi ricordate alcune funzioni della pubblica Amministrazione ed evidenziati alcuni concetti della speciale branca del diritto penale che dovrà essere applicato. Inoltre vengono individuati i poteri attribuito dalla legge all’operatore e date indicazioni su alcune metodologie, consolidate dalla pratica esperienza, corredate da alcune delle più ricorrenti fonti di accertamento. Infine, con una netta separazione fra le misure di prevenzione e quelle di sicurezza e cautelari, vengono forniti tutti i possibili riferimenti di legge e suggerite le tecniche di impostazione delle indagini personali e patrimoniali, da cui possono essere tratti spunti di approfondimento. Esso è diretto, quindi, a quegli operatori che, per motivi ambientali, poca dimestichezza hanno con la problematica mafiosa verso la quale si accostano con diffidenza e riluttanza ritenendo, erroneamente, che essa debba riferirsi unicamente a quelle zone tradizionalmente interessante dal fenomeno. Costituisce, tuttavia, un valido riferimento anche per chiunque sia comunque interessato o appassionato all’argomento.