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Enrico Caterini 
Le Corti Calabresi – Fascicoli 1/2/3 – 2017 

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Cover of Enrico Caterini: Le Corti Calabresi - Fascicoli 1/2/3 - 2017 (ePUB)
Raffaele Picaro IL BUILDING INFORMATION MODELING (BIM)SCENARI E PROSPETTIVESOMMARIO: 1) La razionalizzazione dell’attività edilizia. La complessità delle operazioni coinvolte. – 2) Interoperabilità e cooperazione nell’articolazione del BIM. – 3) La diffusione del BIM. – 4) Il BIM tra disciplina comunitaria e normativa di attuazione. – 5) La ridefinizione dei ruoli nell’interazione professionale della tecnologia BIM. – 6) La destinazione delle operazioni verso un risultato unitario e la tutela delle professionalità. – 7) La responsabilità degli operatori coinvolti nella progettazione. – Note Giuseppe Murgolo DOTTRINA DELL’ORDINAMENTO E PROCESSO IN FRANCESCO CARNELUTTISOMMARIO: Introduzione. 1. Concetto di diritto e concetto di ordinamento giuridico in Carnelutti. – 2. Scienza del diritto e princìpi – 3. Ordine e ordinamento giuridico. – 4. Diritto sostantivo e processo. – 5. Processo e giudizio. – 6. Processo e lite. – 7. Brevi considerazioni conclusive. – Riferimenti bibliografici. – Note.Daniela Durante La politica commerciale dell’Unione Europea: finalità e strumenti d’azione a servizio del sistema multilaterale del commercio internazionale.SOMMARIO: 1. Premessa – 2. I valori e gli obiettivi dell’Unione europea, azione esterna e principio di coerenza. – 3. La politica commerciale comune come settore dell’azione esterna dell’Unione Europea. Profili normativi e istituzionali. – 4. Gli strumenti della politica commerciale comune utilizzabili per la promozione dello sviluppo sostenibile: accordi di libero scambio e soft law. – 5. Il Partenariato trans-atlantico per il commercio e gli investimenti: l’obiettivo cardine della strategia commerciale dell’UE e la prova della sua capacità di influenzare il sistema multilaterale del commercio internazionale. – 6. Conclusioni. – 7. Note Vincenzo Greco ASSEGNO DIVORZILE: L’INDIPENDENZA ECONOMICA DEL CONIUGE È IL NUOVO PARAMETRO DI RIFERIMENTO.Abstract Il giudice del divorzio, richiesto dell’assegno di cui all’art. 5, comma 6, della legge n. 898 del 1970, come sostituito dall’art. 10 della legge n. 74 del 1987, nel rispetto della distinzione del relativo giudizio in due fasi e dell’ordine progressivo tra le stesse stabilito da tale norma: A) deve verificare, nella fase dell’an debeatur – informata al principio dell’autoresponsabilità economica’ di ciascuno degli ex coniugi quali ‘persone singole’, ed il cui oggetto è costituito esclusivamente dall’accertamento volto al riconoscimento, o no, del diritto all’assegno di divorzio fatto valere dall’ex coniuge richiedente -, se la domanda di quest’ultimo soddisfa le relative condizioni di legge (mancanza di «mezzi adeguati» o, comunque, impossibilità «di procurarseli per ragioni oggettive»), con esclusivo riferimento all’indipendenza o autosufficienza economica’ dello stesso, desunta dai principali ‘indici’ – salvo altri, rilevanti nelle singole fattispecie – del possesso di redditi di qualsiasi specie e/o di cespiti patrimoniali mobiliari ed immobiliari (tenuto conto di tutti gli oneri lato sensu ‘imposti’ e del costo della vita nel luogo di residenza dell’ex coniuge richiedente), delle capacità e possibilità effettive di lavoro personale (in relazione alla salute, all’età, al sesso ed al mercato del lavoro dipendente o autonomo), della stabile disponibilità di una casa di abitazione; ciò, sulla base delle pertinenti allegazioni, deduzioni e prove offerte dal richiedente medesimo, sul quale incombe il corrispondente onere probatorio, fermo il diritto all’eccezione ed alla prova contraria dell’altro ex coniuge; B) deve ‘tener conto’, nella fase del quantum debeatur – informata al principio della «solidarietà economica» dell’ex coniuge obbligato alla prestazione dell’assegno nei confronti dell’altro in quanto ‘persona’ economicamente più debole (artt. 2 e 23 Cost), il cui oggetto è costituito esclusivamente dalla determinazione dell’assegno, ed alla quale può accedersi soltanto all’esito positivo della prima fase, conclusasi con il riconoscimento del diritto -, di tutti gli elementi indicati dalla norma («[….] condizioni dei coniugi, [….] ragioni della decisione, [….] contributo personale ed economico dato da ciascuno alla conduzione familiare ed alla formazione del patrimonio di ciascuno o di quello comune, [….] reddito di entrambi [….]»), e ‘valutare’ «tutti i suddetti elementi anche in rapporto alla durata del matrimonio», al fine di determinare in concreto la misura dell’assegno di divorzio; ciò sulla base delle pertinenti allegazioni, deduzioni e prove offerte, secondo i normali canoni che disciplinano la distribuzione dell’onere della prova (art. 2697 cod. civ.). [….] Non è configurabile un interesse giuridicamente rilevante o protetto dell’ex coniuge a conservare il tenore di vita matrimoniale. L’interesse tutelato con l’attribuzione dell’assegno divorzile non è il riequilibrio delle condizioni economiche degli ex coniugi, ma il raggiungimento della indipendenza economica, in tal senso dovendo intendersi la funzione esclusivamente assistenziale dell’assegno divorzile”. […]Il parametro di riferimento cui rapportare il giudizio sull’adeguatezza-inadeguatezza – sostiene la Cassazione con sentenza n. 11504 del 10 maggio 2017 – dei mezzi dell’ex coniuge richiedente l’assegno di divorzio e sulla possibilità-impossibilità per ragioni oggettive dello stesso di procuraserli va individuato non più nel “tenore di vita” del richiedente: se è accertato che quest’ultimo è indipendente ed è effettivamente in grado di esserlo non deve essergli riconosciuto il relativo diritto”.SOMMARIO: 1. La vicenda. – 2. L’evoluzione dottrinaria e giurisprudenziale in materia di assegno di mantenimento nella separazione e nel divorzio: presupposti di attribuzione e criteri di determinazione; – 3. L’assegno divorzile nel “diretto vivente”. La natura assistenziale ed il riferimento al tenore di vita coniugale; 4. L’assegno post-matrimoniale come unico strumento di attuazione del principio di parità tra i coniugi al momento della dissoluzione del matrimonio; rilevanza dell’inattività lavorativa sul diritto all’assegno di mantenimento. – 5. Indici dai quali poter desumere una disparità di posizioni economiche a favore di uno dei coniugi; – 6. Il principio della commisurazione dell’assegno di mantenimento per il coniuge più debole al tenore di vita goduto in costanza di matrimonio; 7. Il riferimento al tenore di vita coniugale ed i suoi profili critici: la prospettiva delle famiglie che si sovrappongono nel tempo; 8. Il riferimento al tenore di vita coniugale tra mutamenti sociali, modificazioni del contesto normativo e prospettive di “revisione”; 9. Non aderenza al testo vigente; 10. Considerazioni critiche; 11. Note Rossella Laurendi Fundamenta iuris. A proposito dell’origine e dello sviluppo degli ordinamenti giusprivatistici moderni in base alla tradizione del diritto romano.Raffaele Picaro IL BUILDING INFORMATION MODELING (BIM)SCENARI E PROSPETTIVESOMMARIO: 1) La razionalizzazione dell’attività edilizia. La complessità delle operazioni coinvolte. – 2) Interoperabilità e cooperazione nell’articolazione del BIM. – 3) La diffusione del BIM. – 4) Il BIM tra disciplina comunitaria e normativa di attuazione. – 5) La ridefinizione dei ruoli nell’interazione professionale della tecnologia BIM. – 6) La destinazione delle operazioni verso un risultato unitario e la tutela delle professionalità. – 7) La responsabilità degli operatori coinvolti nella progettazione. – Note 
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Language Italian ● Format EPUB ● ISBN 9788889464410 ● File size 0.5 MB ● Publisher Edizioni Scientifiche Calabresi ● Published 2017 ● Downloadable 24 months ● Currency EUR ● ID 5564820 ● Copy protection Adobe DRM
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