عدسة مكبرة
بحث محمل

AA.VV. 
La riforma della legislazione sul consiglio superiore della magistratura 
Scritti per il quarantennale dell’associazione

الدعم
Gli scritti raccolti in questo volume non costituiscono soltanto un contributo alla discussione sui temi della riforma dell’ordinamento giudiziario e del Consiglio superiore della magistratura, ma sono rappresentativi di una sensibilità e di un’attenzione che, da quarant’anni, l’Associazione Vittorio Bachelet ha dedicato a tali tematiche, che costituiscono la sua ragion d’essere e che ne segnano la singolarità e peculiarità come associazione di privati cittadine e cittadini la quale, sin dall’inizio, si è caratterizzata per lo stretto rapporto stabilito con un organo costituzionale[1].

C’è un elemento comune nei contributi qui pubblicati: il momento difficilissimo che attraversa la magistratura italiana (ma forse sarebbe meglio dire: che attraversano tutte le magistrature italiane) richiede anzitutto una risposta forte di carattere etico-culturale. Da parte mia, condividendo l’assunto, aggiungo che le necessarie riforme legislative vanno ponderate alla luce del nesso virtuoso che possono avere con una tale risposta, favorendola e valorizzandola.

Una premessa, non sempre esplicitata, di tale assunto è che il modello costituzionale non sia obsoleto o difettoso, ma che lo siano alcune delle disposizioni di normazione primaria e secondaria che ne hanno dato attuazione e molte delle pratiche interpretative e applicative che lo concernono.

Per parte mia, condividendo tale premessa, aggiungo che ho sempre considerato rilevanti per il tema in oggetto talune formule qualificatorie e abitudini lessicali, all’interno e all’esterno della magistratura, le quali ugualmente dovrebbero essere assoggettate a una verifica circa la loro adeguatezza e l’opportunità di continuare a impiegarle.

Prenderò pertanto in esame alcune di queste qualificazioni, unitamente agli aspetti concernenti il Consiglio superiore della magistratura che mi paiono particolarmente problematici e sui quali verte o dovrebbe vertere l’attenzione riformatrice.



[1] L’art. 1 dello Statuto dell’Associazione stabilisce che essa abbia sede presso il Csm; l’art. 2 che essa ha per oggetto studi e indagini sui problemi costituzionali e istituzionali dell’ordinamento giudiziario; l’art. 3 che siano soci di diritto, a domanda, coloro che sono o sono stati componenti del Consiglio o magistrati addetti al medesimo. Si v., più diffusamente, in appendice a questo
Volume, la scheda preparata da Giovanni Mammone.
€3.99
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لغة الإيطالي ● شكل PDF ● ISBN 9788893359443 ● حجم الملف 42.6 MB ● الناشر EDUCatt ● نشرت 2022 ● للتحميل 24 الشهور ● دقة EUR ● هوية شخصية 8360847 ● حماية النسخ DRM الاجتماعية

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