Christian Bergi 
Momond 

Momond è un paese triste, freddo, dove le coppie non si godono i tramonti, non fanno figli e non sanno cosa sia un fiore. Una mattina d’estate gli abitanti di Momond si svegliano e si accorgono che tutto intorno a loro ha perso colore. Sembra il disegno di un bambino, con i contorni grigiastri e tutto il resto completamente bianco. Il paese è nel caos più totale. Un pittore si suicida, un pilota atterra su un fiume. I libri si svuotano di parole, due fratelli che stanno giocando a scacchi entrano in crisi. Un poeta muore con la penna in mano mentre declama al vento i suoi versi. Da lunghi anni Momond si è ormai arresa e abituata a questa condizione, finché qualcuno comincia a notare un dettaglio. Ogni persona può riconoscere soltanto un colore, e una sola tonalità, che è quella che rappresenta il suo modo di vivere, la propria visione del mondo. Ognuno andrà quindi a cercare quella piccola felicità nascosta nel bianco, fino a fare delle scoperte sorprendenti che ridaranno colore al mondo. Intanto ci sono due bambini, in un’altra dimensione, che giocano, si innamorano, si arrabbiano e cercano di toccare le nuvole. Anche loro perderanno e riacquisteranno qualcosa di importante che ha a che fare con la vita, che ha a che fare con il bianco.