Daniel Defoe 
Robinson Crusoe 

Ecco il padre di tutti i moderni romanzi di avventura: questo capolavoro di Defoe, pubblicato nel 1719, è anche considerato da molti studiosi anche una pietra miliare per il genere romanzesco contemporaneo. L’uomo solo che per sopravvivere deve contare solo sulle proprie forze, trovando ausilio nella ragione e nella razionalità, è un archetipo ripreso a tutti i livelli dall’arte moderna, finendo per diventare un canovaccio tra i più utilizzati anche in chiave cinematografica e televisiva. Robinson Crusoe è un uomo che parte dalle proprie convinzioni forgiate dall’illuminismo inglese ma si trova poi a porsi il problema della vanità del mondo e della società moderna, ad affidarsi alle forze della natura che non sempre possono essere combattute. Inizia a comprendere il valore della solitudine e della meditazione, in un processo di catarsi che coinvolge anche il celebre Venerdì, l’astuta e spontanea spalla del protagonista. Ispirato dalle vicende di un marinaio scozzese che aveva vissuto da solo su un’isola per quattro anni, un romanzo senza tempo che non smette mai di incantare.