Roberto De Giorgi 
Pierre e i moschettieri 

E un racconto sceneggiato come se dovesse essere l’allestimento di un film per ragazzi, anche di animazione. La storia nasce in una tranquilla periferia di Parigi. Siamo agli inizi del 2001, anno che, in un film di alcuni anni fa, prefigurava odissea nello spazio. Qui invece invadiamo lo spazio di una piccola casetta con giardino in un quartiere suburbano della capitale francesce, con tante case a schiere. Entriamo in questa casetta con discrezione. Siamo nella periferia di Parigi, in una casa immerse nel verde. E’ una famigliola di tre persone che sta facendo la prima colazione, Pierre è un bambino di sette anni che legge un libro a fumetti sui Moschettieri del Re. redarguito dal padre,  Joseph, che lo vorrebbe già un ometto lontano dalle favole. La mamma, che insegna nella stessa scuola dove va Pierre, invece è contenta che il piccolo legga. Joseph, è un giornalista di Liberation che viene rapito, quella mattina stessa, dai terroristi arabi, Dal mondo epico arriveranno i moschettieri del re ad alleviare le sofferenze di Pierre e della sua povera madre crollati nella paura e nello sconforto. Una bella storia del male contro il bene per distrarre i bambini dal terribile presente del mondo dell’orrore