Francesco Gnutti 
Il lago di Garda. Il mistero del lago – Volume 2 

Quando si Parla del Garda si va a toccare sempre un tasto debole, il nostro gigante blu con una ottima reputazione, luogo intenso ove si respira la cultura Bresciana e la cultura celtica, in grado di affascinare, pittori, Romanzieri, artisti, del cinema oppure del mondo musicale. Un luogo magico dove le leggende prendono vita come ad esempio la leggenda di Benny, nome coniato da Bellelli Armando, che parla di un mostro simile a Nessie, tutti dicono di vederlo, tutti dicono di avere le prove di questo avvistamento, tutti dicono che Nessie esiste e di conseguenza esiste anche Benny, ma il caso vuole che nessuno sa della presenza della tartaruga a naso di porcello che si cela nelle acque del garda, oppure della fauna tropicale che non dovrebbe esserci, troppo impegnati a dare del pazzo drogato e ubriacone abbattendo la sua dignità, a quella persona che diceva di aver visto un coccodrillo in un laghetto che sfocia poi nel Garda, senza pensare che quel coccodrillo poteva essere tranquillamente una testuggine con la corazza armadillo, una tartaruga ben nota, ma come hanno fatto queste tartarughe ha entrare nel nostro lago? Come hanno fatto BMW, Moto e moltri altri inutili relitti a entrare nel algo? Ignoranza di chi scrive libri oppure monta documentari mostrando solo il lato negativo della nostra creatura, come dice Angelo Modina, della Deep Explorer dobbiamo non solo valorizzare il nostro lago ma il documentario o il libro che si va a preparare non dovrebbe gettare merda o fango sul suo nome ma mostrarlo per la meraviglia che è per ciò che rappresenta, non solo ai Bresciano ma hai molti Tedeschi, Inglesi e altri turisti che ogni anno lo popolano. Benvenuti nel mistero del Lago di Garda.