Ermete Cheli 
Giannetto Salotti 

Giannetto Salotti ha iniziato l’attività artistica nel 1945, dopo il diploma conseguito presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze nel 1941, con il massimo dei voti.
La sua arte prende spunto da una solida formazione tecnica e da un figurativo caratterizzato da un forte realismo, che si è successivamente evoluto verso un’espressione essenziale delle forme.
Dal 1952 si è dedicato anche all’insegnamento, soprattutto in Toscana.
Dal 1970 Salotti ha partecipato ai Seminari della fondazione Henraux, assieme ai principali esponenti della scultura mondiale d’avanguardia, come Henry Moore, Hans Harp e Joan Mirò.
Le opere dell’artista sono state esposte in Italia, Olanda, Francia, Usa, Brasile, Svizzera, Venezuela, Germania e Giappone e sono presenti nei maggiori musei e collezioni in Italia e all’estero.
L’arte nell’arte. Così si potrebbe sintetizzare questa rassegna di foto, dove Ermete Cheli ci rivela l’essenza delle sculture di Giannetto Salotti. Entrambi artisti lucchesi, entrambi amanti delle forme pure ed essenziali, trovano nell’unione delle loro opere la possibilità di esprimere in maniera non convenzionale la realtà.
Le foto di Cheli mettono in risalto le sculture attraverso tagli e giochi di luce per niente scontati, che tendono a sottolineare particolari che altrimenti sfuggirebbero all’osservatore nella visione d’insieme. Emerge così l’essenza intima delle opere, i sentimenti e le emozioni attraverso i tratti fisici delle sculture, che esprimono talvolta languore, gioia, dolore, stupore, fierezza, tanto da renderle umane.
Riportando la purezza delle forme, Cheli riesce a farci vedere le opere totalmente prive di sovrastrutture, e ci mette in contatto con il loro stesso animo.
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